L’ETA’ DELL’ACQUARIO E LA PROFEZIA DELLA PIRAMIDE (seconda parte)

Si deve tenere presente che la cronologia dell’antico Egitto è largamente approssimativa, per cui risulta difficile, se non impossibile, stabilire una corrispondenza esatta tra l’inizio del percorso interno della piramide e la data della sua costruzione o inaugurazione.

L’altro anno che sarebbe indicato dal primo corridoio della piramide secondo Fromann, il 1486, appare assai improbabile sia quello in cui sarebbe avvenuto l’esodo degli Ebrei. -o per meglio dire di quelli che sarebbero divenuti gli Ebrei- dall’Egitto: se così fosse, tale migrazione si sarebbe verificata soltanto 60 circa dopo la fine del dominio degli Hyksos (in una parte dei quali, rimasta in Egitto, è da ravvisare il gruppo dei probabili antenati degli Ebrei), al tempo del faraone Thutmosis II, terzo faraone della XVIII dinastia, che regnò dal 1493 al 1479 a.c.; mentre il periodo nel quale si ritiene abbia avuto l’esodo guidato da Mosè -sempre che di vero e proprio esodo si sia trattato e non dello spostamento di un gruppo ridotto di suoi seguaci-, è invece l’ultima fase del regno di Ramses II, intorno al 1230-1220 a.C.

Nel 1486 a. C. non sembra sia avvenuto nulla di particolare rilievo nella storia dell’antico Egitto. Peraltro non si può dimenticare che in quel periodo visse e governò la famosa regina Hatshepsut, figlia di Thutmosis I, moglie di Thutmosis II, madre del faraone Thutmosis III e sua tutrice durante la sua minore età.

La regina Hatshepsut.
La regina Hatshepsut.

Ella, poco dopo l’ascesa al trono del figlio nel 1479 a.c., non si accontentò più di esercitare il potere in nome di questi, ma si fece incoronare e assunse ufficilamente il titolo di faraone, facendosi anche ritrarre in vesti maschili e con la barba finta stilizzata sul mento tipica dei faraoni; caso quasi unico in tutta la storia dell’Egitto faraonico, poichè, oltre a lei, l’unica altra donna-faraone fu la regina Tausert, prima reggente per il figliastro Siptah, e poi sovrana  a tutti gli effetti nel 1196 a.C. Poichè, come abbiamo detto in precedenza, la cronologia dell’antico Egitto (così come di altre epoche della storia antica) è sempre soggetta ad errori e verifiche, è possibile che Hatshepsut sia salita al trono alcuni anni prima di quanto stabilito sulla base della cronologia ritenuta più attendibile; e  pertanto la data indicata dal corridoio della piramide potrebbe essere quella della sua ascesa al potere faraonico, che senza dubbio fu un evento piuttosto singolare per l’Egitto.

M torniamo ora ad esporre l’interpretazione della “profezia della piramide” formulata dal Fromann: “Il primo corridoio ascendente si estende dal punto indicante l’esodo -[evento che però, come abbiamo detto, è assai improbabile sia indicato da tale corridoio]-

La "Camera della Regina" nell'interno della piramide di Cheope.
La “Camera della Regina” nell’interno della piramide di Cheope.

al punto corrispondente alla data della crocifissione di Gesù Cristo. Da quest’ultimo punto si dipartono altri due corridoi: uno di essi è il corridoio orizzontale, che immette nella Camera della Regina, e rappresenta l’epoca della rinascita spirituale: gli Ebrei che respingono il messia e il sacrificio espiatorio di Cristo. L’altro è il secondo corridoio ascendente, o Grande Galleria, chiamato anche “Sala della Verità nella Luce”, che continua verso l’alto e significa l’era cristiana-. Questa galleria, seguendo il sistema di calcoli usato -[usato da chi non viene precisato, ma verosimilmente si rifà alle tesi dell’abate Moreux e a quelle di W. Marsham Adams, che viene citato più oltre; in ogni caso a teorie che fanno riferimento al “pollice piramidale”, sulla base del quale sono msurati i percorsi degli ambienti interni della piramide]-, corrisponderebbe ad un periodo racchiuso fra la crocifisione di Gesù e l’agosto del 1914, ovvero quando ebbe inizio la Guerra Mondiale [ovvero la prima guerra mondiale, che al tempo in cui scrisse l’autore era ancora l’unica guerra mondiale].

A questo punto si trova il “Grande Scalino”, un grosso blocco di pietra che si reputa simbolizzi il compimento dei tempi e il riassunto della sapienza contenuta ed espressa nella Piramide. Comunque -continua il Fromann- siamo arrivati al periodo della grande guerra. Seguiamo ora il corridoio inferiore, le cui misure comprendono il periodo dall’agosto 1914 al novembre 1918, coincidente con la durata di detta guerra”.

Nel seguito della trattazione l’autore prende in esame la parte più interessante della profezia, poichè riguarda gli ultimi 90 anni: “L’anticamera, detta anche la “Camera del Triplice Velo”, ha misure che indicano il periodo dal novembre 1918 al maggio 1928. Qui la postura che deve necessariamente tenere il visitatore, piuttosto inclinata a causa della bassezza della volta, cambia, nel senso che egli può infine raddrizzarsi. Tale tratto del prcorso è chiamato la “Tregua nel Caos”, e cioè un periodo di respiro, dopo la tremenda catastrofe della guerra mondiale: periodo di 10 anni voluto dalla divina Provvidenza, che viene a interrompere l’insopportabile tribolazione iniziatasi negli anni di guerra”.image005

“Il secondo corridoio inferiore, il cui tratto si estende dal giugno 1928 al settembre 1936, si pensa significhi la tribolazione finale, ed è evidente che coincida con la depressione economica di tutto il mondo e con le guerre minori di quel periodo. Oltre la profezia contenuta nella piramide, numerose altre accennano alla metà del settembre 1936 come una data di grande importanza per un “nuovo passo” foriero di un positivo mutamento”.

Per quanto riguarda le altre profezie che indicherebbero il settembre 1936 come il principio di una fase di profondi cambiamenti, non saprei di preciso a quali Fromann si riferisca;  le notizie che sono riuscito a scoprire circa gli oracoli riguardanti tale peridodo temporale sono le seguenti:

1) nella raccolta di profezie del cosiddetto “Ragno Nero” per l’anno 1936 si parla di una devastante “pioggia di fuoco”. I commentatori hanno in genere identificato questa “pioggia di fuoco” nell’inizio della guerra civile spagnola, scoppiata il 17 luglio di quell’anno e considerata il preludio della seconda guerra mondiale, che si produsse immediatamente dopo il termine di quella.

Il veggente chiamato “Ragno Nero” fu un monaco, forse cisterciense,  vissuto in Baviera nella seconda metà del XVI secolo; null’altro si sa di lui, tanto che vi è chi dubita della sua reale esistenza, supponendo che le profezie attribuitegli siano un falso.

Agli inizi del ‘700 furono scoperte le sue carte, contenenti le visioni di eventi futuri che egli sosteneva di aver ricevuto per rivelazione divina. Sui fogli nelle quali erano scritte si notava una specie di macchia, che a un esame più attento apparve il disegno di un ragno: da tale fatto deriva il nome con il quale è conosciuto. Le sue profezie sono esposte anno per anno, fino al 3017, in uno stile drammatico e visionario, tipico delle profezie apocalittiche; comunque meno oscuro ed enigmatico di quello delle “Centurie” di Nostradamus. Inoltre l’esposizione in forma annalistica consente di dare ad esse una precisa collocazione temporale, senza che il lettore sia costretto a lambiccarsi per ipotizzare a quale epoca si riferiscano e senza dover ricorrere a “chiavi” di assai dubbia validità per comprenderle (così come avviene per le ben più celebri profezie di Nostradamus).

2) Nel 1932 un altro “piramidologo” americano, un certo George Riffert, affermò in suo libro che il mondo sarebbe finito il 6 settembre 1936. Rivelatasi errata tale profezia (o per essere più esatti la sua interpretazione del messaggio della Piramide), dichiarò che la fine del mondo sarebbe sopravvenuta il 20 agosto 1954, ma anche questa volta la sua predizione non si avverò.

“Qui il secondo corridoio -continua Fromann nella sua opera-

La "Camera del Re".
La “Camera del Re”.

porta nella Camera del Re (in corrispondenza del 1936), detta anche “Camera del Mistero della Tomba Aperta”, o “Camera del Grande Oriente”. E’ possibile che questo ambiente significhi un periodo di ricostruzione? Non ancora! Per i piramidologi essa simboleggia la Sala del Giudizio, la Purificazione delle Nazioni il Ritorno della Vera Luce dall’Occidente, la letterale presenza del Signore della Morte e del Sepolcro, proclamante che la morte è stata assorbita dalla Luce: un tempo nuovo, ma ancora grave e irto di pericoli.

Meraviglioso è constatare, secondo quanto scrive David Davidson (1) che a queste conclusioni sono giunti non soltanto i piramidologi, ma pure altri studiosi e investigatori non appartenenti ad alcuna scuola, come per esempio Walter Marsham-Adams, nella sua opera intitolata “Il Libro dei Morti” -in realtà però il titolo esatto di questo libro, del 1898, è “Il Libro del Maestro dei Luoghi Nascosti”-. In altre parole i moderni dati astronomici e le antiche tradizioni egizie della piramide si confermano a vicenda. Così, considerando il primo corridoio ascendente e la Grande Galleria, Davidson constata con profonda meraviglia l’identità stabilitasi tra le due correnti parallele di studi indipendenti l’una dall’altra. E scrive a tale riguardo: “Il primo corridoio ascendente e la Grande Galleria si trovano sulla stessa linea: ma, mentre il corridoio è cosi basso da costringere il visitatore a chinarsi per risalirlo, la Grande Galleria alla quale esso conduce è alta pressapoco quanto una moderna casa a due piani. Secondo Marsham-Adams, questi due passaggi formano, uniti tra loro, quella che gli Egizi chiamavano la “Doppia Sala della Verità”: il primo corridoio ascendente la “Sala della  Verità nelle Tenebre”, e la Grande Galleria la “Sala della Verità nella Luce”. Quali sono i dati forniti dall’astronomia geometrica delle piramidi? L’epoca precisata per principio della “Verità nelle Tenebre” è l’aprile del 1486 a.c., data risultante sia dalla cronologia egiziana, sia da quella dell’Antico Testamento e segnante l’esodo di Israele [che però, come abbiamo avvertito sopra, è assai improbabile si sia svolto davvero quell’anno -senza contare che è alquanto dubbio che si sia trattato di un vero “esodo” di massa; più probabile una fuga di Mosè e di un gruppo di suoi seguaci che sarebbero poi divenuti capi di tribù pre-esistenti nelle aree tra Egitto e Palestina-]. La data corrispondente all’uscita dal primo corridoio ascendente (cioè la Sala della Verità nelle Tenebre) è il 7 aprile dell’anno 30, che fu un venerdì, e molti dati farebbero ritenere ammissibile sia quella della crocifissione di Gesù Cristo. Qui comincia la Grande Galleria, chiamata anche dagli Egizi l”Attraversamento delle Pure Acque della Vita”.

“Similmente il corridoio inferiore, che si può percorrere solo stando curvi, coincide con la durata della guerra mondiale (1914-1918). Nessuna di queste indicazioni cronologiche”, -si fa rilevare dagli studiosi del simbolismo delle piramidi-, “dipende unicamente dalle misure del corridoio, ma anche da certe evidenti dimensioni geometriche che tali misure confermano…”.rostau03

“La data del settembre 1936, indicata nel secondo corridoio inferiore, si riferisce alla Tribolazione Finale [e abbiamo visto prima che altri, come G. Riffert, avevano interpretato il punto di inizio del secondo corridoio come “fine del mondo”]. Questo messaggio” -spiega Davidson- “è rivolto alla razza britannica, o anglo-sassone, e significa che i governi costituzionali dell’Impero Britannico e degli Stati Uniti d’America sono sul limitare di una grave crisi”. “Dopo di che, procedendo questa volta eretto, il visitatore, che rappresenta l’uomo, entra nella spaziosa Camera del Re. Il periodo simboleggiato in questa camera, che coincide con quello del “Giudizio delle Nazioni”, nonchè con l’opera di assestamento compiuta dai mistici Ricostruttori, dovrebbe drare all’incirca 17 anni, e cioè dal settembre 1936 all’agosto 1953.

Il 20 agosto 1938, il 3-4 marzo 1945 e il 18 febbraio 1946 sono date di fatidica, sebbene non specificata, importanza in questo periodo di 17 anni. Fra la prima e l’ultima di esse deve accadere una rovinosa guerra in Vicino Oriente, seguita dal cosiddetto “Giudizio delle Nazioni”: avvenimenti portentosi, questi ed altri simili, sebbene un po’ oscuri per la nostra comprensione. Poi finirà il periodo di demolizione, e con il 1953 comincerà il periodo di ricostruzione, che continuerà per almeno mezzo secolo, e cioè di certo fino al 2001 -oltre il quale tempo non va la profezia della piramide [vedremo invece che altre interpretazioni danno un termine posteriore, e pure di molto, allo svolgersi degli eventi preannunciati dal messaggio del venerabile monumento]. Ma col sopraggiungere del sabato, -ovvero del riposo-, dei costruttori, nel settembre 2001, l’umanità avrà raggiunto un altro stadio della sua vita,-forse in uno stato teocratico universale-; e allora “tutte le cose saranno fatte nuove”, come è detto nell’Apocalisse”.

torri-gemelle 2
L’attacco alle “Twin Towers”.

Questo è quanto affermò D. Davidson e gli studiosi che hanno accettato la sua interpretazione. Vedremo poi di analizzare e commentare le affermazioni contenute nell’opera dello studioso britannico, alla luce degli eventi accaduti successivamente alla sua composizione, e in che misura e in che senso si possa dire che tali previsioni siano state confermate o smentite. Tuttavia colpisce e suscita stupore in particolare l’ultima delle determinazioni cronologiche proposte dal Davidson, che abbiamo detto poc’anzi, vale a dire il settembre 2001, indicata come un momento che segna la fine di un periodo storico e l’inizio di un altro: questa data non può non ricordarci immediatamente l’impressionante attacco terroristico aereo alle “Torri Gemelle” di New York, avvenuto proprio l’11 settembre 2001: è possibile che i sapienti che costruirono la piramide di Cheope avessero previsto migliaia di anni fa che in quella data si sarebbe verificato un evento fatidico nella storia dell’umanità? Al di là delle conseguenze e degli effetti, -nonchè delle responsabilità e dei retroscena, tutt’altro che chiariti- che questo atto ha avuto, e forse ha tuttora, negli sviluppi della nostra recente storia, è indubbio che esso ha segnato un punto di svolta, e questo dovrebbe bastare a farci riflettere sulla veridicità degli insegnamenti tramandati dalle piramidi, sebbene le interpretazioni che ne sono state date siano spesso arbitrarie e fantasiose.

Sul simbolismo che si celerebbe nella piramide di Cheope e sulla cronologia significata dal percorso dei cunicolo al suo interno, che abbiamo appena esposto, si possono fare alcune considerazioni.

Lasciando da parte le date più antiche, le quali, come abbiamo rilevato, ben difficllmente pssono corrispondere agli evvenimenti indicati da Davidson e da Fromann, esamineremo i periodi e gli eventi espressi dal primo corridoio inferiore, dall’anticamera, dal secondo corridoio inferiore e dalla Camera del Re,compresi tra il 1914 e il 1953 (rispetivamente 1914-1918; 1918-1928; 1928-1936; 1936-1953).

A prima vista questi periodi, tranne il primo, riferito alla prima guerra mondiale (che però era già accaduta e si era già conclusa allorchè questa interpretazione fu formulata) non mostrano una puntuale rispondenza con gli sviluppi storici di quegli anni. Si può vedere nel periodo maggio 1928- settembre 1936 una corrispondenza molto approssimativa con la grande depressione economica mondiale, che però aveva avuto inizio nell’ottobre 1929, quasi un anno e mezzo dopo la data che sarebbe significata nel secondo corridoio inferiore.

Osservando tuttavia con uno sguardo complessivo tutto il periodo 1914-1953, che corrisponderebbe alla parte finale del percorso interno della piramide (2), non si può fare a meno di osservare come tale fase storica,oltre che essere stata un periodo altamente drammatico, caratterizzato da due rovinose guerre mondiali, abbia segnato una svolta davvero importante ed incisiva nella storia del pianeta. Infatti è durante tale periodo che la potenza delle armi distruttive di massa e l’impatto della tecnologia sull’ambiente naturale e sulla vita delle popolazioni, sebbene limitato per allora all’aspetto bellico e industriale, e non ancora a livello di consumi individuali, hanno cominciato a farsi sentire in modo assai pesante ed invasivo, a diventare un fattore fondamentale, anzi il più importante fattore di cambiamenti nel globo terracqueo. E queste innovazioni dovettero apparire ancora più profonde e sconvolgenti a coloro che le vissero in prima persona, non avendo mai avuto sentore di esse prima di allora, sperimentandone soprattutto le terribili conseguenze.

In particolare, il primo conflitto mondiale arrecò una svolta epocale, poichè per la prima volta nel mondo si assisteva ad una “guerra totale” che coinvolgeva in pieno la struttura produttiva e le popolazioni civili delle nazioni belligeranti, e che giungeva talora a destabilizzare la stessa situazione sociale, Inoltre, la seconda guerra mondiale, che accentuò enormemente le caratteristiche ora esposte, e che causò devastazioni  impensabili fino ad allora, si può considerare per molti aspetti la prosecuzione della prima, così che il periodo tra i due conflitti non sarebbe altro che una lungua tregua (la “tregua nel caos”, come è detto con impressionante efficacia ed esattezza nella profezia), un periodo di respiro tra due prove durissime. E in effetti le cause che avrebbero portato alla seconda guerra modiale erano già presenti alla fine della prima: soprattutto l’atteggiamento inutilmente intransigente ed egoistico di Francia e Gran Bertagna, le quali in modo assai miope avevano mirato solo a realizzare i loro interessi immediati, umiliando le “nemiche” Germania e Austria, e snobbando l’Italia, alleata “cenerentola”, le cui rivendicazioni vennero solo in parte riconosciute, aveva alimentato molti risentimenti e favorito l’insorgenza di movimenti nazionalistici e bellicistici in quei paesi (e pure in altri, specie nell’Europa centro-orientale, verso la quale le potenze vincitrici tennero una politica ambigua), che poi avrebbero conquistato il potere.

Pertanto si deve evidenziare come il periodo 1920-1940 (in pratica l’intervello tra le due guerre mondiali) sia stato caratterizzato da una forte affermazione di movimenti nazionalistici e autoritari, presenti più o meno in tutti i paesi europei, non solo in quelli dove riuscirono ad andare al governo. D’altra parte, le cosiddette “democrazie occidentali” mostrarono in genere una quasi totale arrendevolezza e accondiscendenza verso tali movimenti e verso i regimi che in alcuni paesi essi poterono instaurare, che spesso consideravano come un “argine” contro il comunismo sovietico, dal quale erano assai più spaventate; senza contare il fatto che la politica che praticavano nelle loro colonie africane ed asiatiche non era certo meno brutale di quella delle dittature totalitarie di ispirazione nazionalistica.

Per tali ragioni, non v’è dubbio che Francia e Gran Bretagna ebbero una responsabilità non minore, sebbene indiretta, nello scoppio del secondo conflitto mondiale di quella che ebbe la Germania; così come l’ebbero gli USA, i quali, dopo aver promosso la costituzione della “Società delle Nazioni”, che avrebbe dovuto prevenire e risolvere gli eventuali conflitti internazionalii in modo pacifico, se ne disinteressarono poi completamente, rendendo del tutto vana e inefficace l’opera di tale organismo, che in pratica si era già dissolto ben prima dell’invasione tedesca della Polonia con il conseguente inizio della prima guerra mondiale.

Ma osserviamo alcune date che sono state ricavate dalla “profezia” inscritta nei cunicoli della piramide di Cheope: il settembre 1936 vi appare come un “grande passo”, -tanto che alcuni esegeti, come G. Riffert, citato in precedenza, vi hanno visto un apocalittico preannuncio della “fine del mondo”-: nel 1936 prese le mosse la sanguinosa guerra civile di Spagna; in effetti essa cominciò nel luglio di quell’anno, quando avvenne il pronuciamento del generale Franco, dal quale prese avvio il conflitto, e non in settembre. Tuttavia, senza ombra di dubbio, essa si può considerare il principio di una “grande tribolazione” e il prologo della seconda guerra mondiale, sia perchè quest’ultima scoppiò pochi mesi dopo la fine di quella, sia perchè anch’essa causò enormi sofferenze alla popolazione civile e incalcolabili dani al tessuto produttivo del paese, sia, e forse soprattutto, perchè in essa si manifestò un “furore ideologico” ( per non dire uno “scontro di civiltà”, per usare un’espressione invalsa nel nostro secolo, e a mio avviso bruttissima, inappropriata e costituente una contraddizione in termini), sconosciuto, almeno in quelle forme e in quelle situazioni, nelle guerre precedenti (per quanto vi si possano vedere delle analogie con le Crociate, o con le “guerre di religione” del secolo XVI, o anche, in un pariodo più vicino di tempo, con la guerra civile che sconvolse alcune regioni ell’ex-impero zarista dopo la Rivoluzione sovietica in Russia). Inoltre, l’esito delle guerra civile spagnola contribuì al rafforzamento dei regimi totalitari in Europa e all’inevitabile sbocco della guerra mondiale.

Una delle date più significative tra quelle indicate dagli autori le cui interpretazioni della “profezia” stiamo considerando è quella del 20 agosto 1938: come non vedere in essa l’annuncio dei cosiddetti “accordi di Monaco”, con i quali Francia e Gran Bretagna assecondarono le pretese imperialistiche di Hitler, che avrebbero condotto solo un anno dopo all’inizio della “guerra totale”? E’ vero che questi accordi, -con i quali fu lasciata al dittatore tedesco mano libera nell’Europa centro-orientale, nell’egoistica illusione che in tal modo si sarebbe salvato l'”occidente”-, furono stipulati alla fine del settembre 1938, e quindi oltre un mese dopo la data che era stata indicata; ma in una profezia di così ampio sviluppo, riguardante un così largo arco temporale, una discrepanza di un mese non è certo tale da infirmarne il valore.

La data del 3-4 marzo 1945 precede di due mesi la fine ufficiale del conflitto in Europa con la resa della Germania (che avvenne il 7 maggio di quell’anno). Tuttavia si può rilevare che il 3 marzo avevano avuto luogo dei contatti tra servizi segreti americani e alcuni comandanti tedeschi nel territorio della Repubblica Sociale Italiana, che facevano seguito a quanto deciso nella conferenza di Yalta, svoltasi in febbraio e che già prefigurava la divisione del mondo in “blocchi” contrapposti e l’inizio della “guerra fredda”.

Per quanto attiene il 18 febbraio 1946, non mi è stato possibile finora trovare una corrispondenza significativa  di un evento più o meno importante svoltosi in tale data, o a breve distanza da essa. Tuttavia potrebbe senza dubbio essere messa in relazione sia con le molteplici difficoltà dell’immediato dopo-guerra, sia con la faticosa costruzione dei nuovi assetti politici internazionali, e anche interni nei singoli paesi dopo l’immane sconvolgimento bellico.

Abbiamo visto come D. Davidson profetizzi, -o per meglio dire deduca dalla “profezia della piramide”-, una “grande guerra” nel Vicino Oriente, che avrebbe dovuto scoppiare durante il periodo fatale di 17 anni tra il 1936 e il 1953. Sembra più che ovvio identificare tale guerra con quella che segnò la nascita dello stato di Israele nel 1948, e che fu la prima di una lunga serie; anzi si può affermare che fu il principio di un’unica interminabile e ininterrotta guerra, intervallata soltanto da armistizi più o meno durevoli, e alimentata continuamente dalla questione, rivelatasi finora irrisolvibile, della coesistenza, tutt’altro che pacifica, tra israeliani e palestinesi. Questa guerra, dichiarata il 14 maggio 1948, contemporaneamente alla proclamazione di indipendenza dello stato ebraico, dai paesi aderenti alla Lega Araba, che non ne riconoscevano la legittimità, ed anzi lo consideravano un’usurpazione compiuta ai danni del popolo palestinese, -e indirettamente a tutta la nazione araba-, durò circa un anno, fino al 1949, quando si concluse con una serie di armistizi tra Israele e i paesi arabi; anche se in realtà, come abbiamo detto, non si giunse mai ad una vera pace.

CONTINUA NELLA TERZA PARTE

NOTE

1) David Davidson (1884-1956), ingegnere edile scozzese; in un primo tempo negatore dei misteri e dei fenomeni psichici, si convertì poi alla piramidologia; nel 1924 egli aveva concluso un lungo e approfondito studio sulle piramidi, esposto in un libro che pubblicò l’anno seguente (“La Grande Piramide e il suo messaggio divino”). Delle sue teorie tratteremo specificamente più avanti.

2) in realtà, oltre questo sistema di corridoi e di sale, all’estremità della Camera del Re si trova una specie di pozzo verticale che sale verso l’alto, occupato da una sorta di costruzione “a pagoda” -come si può notare nell’illustrazione dell’interno della piramide che correda questo articolo-, nella quale sarebbero contenute le previsioni che vanno al di là del 1953, come si è accennato prima, -che per alcuni si protrarrebbero fino al 2033-.

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